Una traduzione gender-friendly?

>>Voglio diventare un uomo!<< Victor o Victoria o la traduzione gender-friendly e inclusiva per traduttori che vivono “ingabbiati” tra parole e vincoli verbali.

Da qualche anno in Italia si è diffusa l’usanza americana di organizzare un “Gender Reveal Party” durante i primi mesi di gravidanza. Ma che tipo di festa è?

Come dice il termine stesso in inglese, si tratta di un “gender reveal party” in cui i genitori e gli invitati rivelano l’appartenenza del nascituro al genere maschile o femminile, specialmente dopo un esame ecografico. Per annunciare un bebè di sesso femminile o maschile si servono vari cupcake, torte o crostate con ripieno rosa ♀️ o blu ♂️.

Un’occasione speciale per annunciare a tutti gli amici e ai familiari il sesso del bambino ancora non nato che la futura mamma porta in grembo.


Beh, che tempo sprecato fare questa festa quando la madre partorisce una Victoria che poi vuole diventare Victor. Un “Gender Reveal Party” è una festa di cui un mondo equo dal punto di vista dell’appartenenza di genere, dell’inclusione e diversity non ha davvero bisogno🤦

Ma basta essere anche tolleranti nei confronti della stupidità e anche il “Gender Reveal Party” ha il suo diritto di esistere …

Ci sono parole e persone. Le prime possono essere usate in modo offensivo per le seconde. Forse non è solo un termine in sé ad essere offensivo, inappropriato o non politicamente corretto, ma il modo e il contesto in cui una determinata parola viene usata. Lavorando con le parole, le traduttrici e i traduttori spesso si destreggiano con esse in modo da trovarsi – metaforicamente parlando – su un lago ghiacciato il cui strato sottile di ghiaccio può risultare pericoloso poiché potrebbe incrinarsi.

Immagina di essere natə nel corpo sbagliato. Dalla nascita sei intrappolatə in una “gabbia” che non è altro che il tuo corpo di cui non puoi liberarti così facilmente. Puoi togliere un capo di abbigliamento e prendere la decisione di non volerlo indossare più. Allora, magari diresti: >>Non mi piace e non mi sento più a mio agio.<< Immagina di portare dentro di te e con te questa sensazione di disagio perenne per tutta la tua esistenza. Fin dalla nascita, una sensazione di sofferenza continua che diventa una tua “compagna di vita” per amore o per forza.

In fondo una soluzione c’è ¯\_()_/¯

>>Voglio diventare un uomo<< è ciò che quella persona avrà detto per la prima volta nella sua vita all’età di 5, 10 o 14 anni. L’unica ragazza della classe che aveva comunque un aspetto piuttosto maschile. >>I want to break free<< cantava Freddie Mercury nel 1984 vestito da donna: voglio liberarmi da un corpo che non mi appartiene, tradotto molto liberamente. Mi guardo allo specchio e vedo una ragazza più simile a un uomo nel suo aspetto. Il suo corpo e la sua attuale appartenenza di genere “sentita” non coincidono, si “scollano”. C’è uno squilibrio che rende la vita un inferno a questa nostra ragazza immaginaria – chiamiamola Victoria, per esempio. Victoria siede prigioniera in una gabbia e vuole liberarsi del suo corpo femminile che non rappresenta abbastanza il suo “io” interiore e più “fedele a sé stesso“. Un giudice e più medici devono intervenire in soccorso di Victoria.

Anche l’inferno ha una fine (*_*)

È necessario anche un intervento chirurgico di riassegnazione – o meglio “rettifica” dell’appartenenza di genere. Non sempre, ormai. Fortunatamente, in Italia i giudici guardano sempre meno ai genitali quando decidono se una persona vuole cambiare il proprio nome da “Victoria” a “Victor”, per esempio, per rettificare l’appartenenza di genere all’anagrafe.

È “cambiare nome” il termine corretto, inclusivo e gender-friendly? Non sarebbe più appropriato parlare di “allineare” / “adattare il nome”? Sono una ragazza con un nome da ragazza che, nel corso della mia transizione di genere da femmina a maschio, sta adattando il suo nome alla nuova identità maschile. Può un traduttore tradurre l’appartenenza di genere in modo appropriato senza ferire i sentimenti delle persone che vogliono rettificare le loro informazioni anagrafiche relative alla loro appartenenza di genere presso l’Ufficio di Stato Civile? Certamente sì!

 

È uno sforzo professionale e, nel contempo, linguistico dovuto che le traduttrici e i traduttori dovrebbero fare per non escludere nessuna persona poiché la conquista dei diritti di tuttə non è mai una sola questione privata.

Le parole possono essere più affilate delle spade e infliggere immense ferite psicologiche e mentali alle persone: in altre parole, “le parole pesano come macigni“.

“Cambiare il nome” potrebbe essere tradotto con “rettificare il nome”. Un semplice “cambiare il nome” non implica in modo sufficientemente chiaro e preciso che il giudice con la sua sentenza interviene nel registro delle nascite in modo correttivo e lì “aggiusta” e “corregge” (“rettifica”) un nome femminile in un nome maschile, in modo che “l’appartenenza di genere” – e non “il sesso” (per favore!) – della persona richiedente sia nuovamente “riassegnato” / “riattribuito”. L’annotazione di nascita “femmina” viene così corretta in “maschio”: l’appartenenza di genere viene così ufficialmente rettificata con la sentenza del giudice qui in Germania: Victoria è diventata Victor.

Quello che segue è un mini glossario per le colleghe traduttrici e i colleghi traduttori:

  • Transsexuellengesetz = legge tedesca di rettifica di genere per persone transgender
  • Feststellung der Geschlechtszugehörigkeit = determinazione di appartenenza di genere
  • Transsexuelle Prägung = impronta transgender
  • Zugehörigkeitsempfinden zum anderen Geschlecht = sentimento di appartenenza all’altro genere
  • Transsexuelles Syndrom = disforia di genere
  • Änderung des Vornamens = rettifica del nome OPPURE allineamento del nome
  • Transsexualismus = rettifica di attribuzione di genere OPPURE riattribuzione di genere

[traduttore giurato.de] in quanto traduttore con radici italiane vive e supporta la diversity e l’inclusione.

  • Non importa quale sia la tua appartenenza di genere
  • Non importa da dove vieni.
  • Non importa il colore della tua pelle.
  • Non importa a quale cultura o religione tu appartenga.

Per [traduttore giurato.de] è semplicemente la persona che conta.


Che si tratti della traduzione asseverata della rettifica dell’appartenenza di genere presso l’Ufficio di Stato Civile o dell’accertamento giudiziale dell’appartenenza di genere presso il tribunale, [traduttore giurato.de] o [it-sprachvermittler.de] sono il tuo traduttore giurato di “fiducia” a Monaco di Baviera con un’attestata sensibilità per le tematiche in ambito LGBTQIA+ 🏳️‍🌈, della diversity, dell’inclusione, nonché dell’appartenenza di genere.

Qualora tu abbia bisogno della traduzione asseverata di un documento ufficiale dall’italiano al tedesco o viceversa per uso legale, chiama ☎️ o invia un’e-mail 📨.
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Davide Parisi
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