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Il fantastico mondo dei termini composti (“Komposita”) in tedesco – Cosa hanno in comune una “Baumschule” o una “Wegbier”?
In questo blog post ci tuffiamo nell’affascinante mondo delle parole composte (“Komposita”) in tedesco e in parte anche in italiano. Le parole composte sono termini formati da due o più parole che rappresentano un’esplosione di creatività nella lingua tedesca.
Senza voler andare ad affrontare il termine composto più lungo della lingua tedesca, cioè “Donaudampfschifffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft” – il termine si compone, infatti, di 79 lettere e 12 parole – ci limitiamo a due esempi più semplici di termini composti, cioè “Baumschule” e “Wegbier”.
“Baumschule” – che termine divertente all’orecchio degli italiani, vero? Ma aspetta un attimo, non si tratta di una “scuola per alberi” in cui gli alberi imparano a scrivere e leggere. No, niente di tutto ciò! Una “Baumschule” è un vivaio, un luogo in cui vengono coltivate e curate amorevolmente giovani alberelli e piante. È una sorta di “asilo per piante” in cui crescono forti e robusti sotto la supervisione di occhi esperti.
In italiano, “Baumschule” si traduce con “vivaio”. È un termine che descrive anche il luogo in cui vengono coltivate e curate giovani piante e alberi, in modo da poterli poi piantare nei giardini, nei parchi o in altre aree di verde. Quindi, anche la lingua italiana ha i suoi propri termini per queste oasi verdi di crescita e bellezza.
Il termine italiano “vivaio” deriva dal verbo “vivere”. È strettamente legato alla parola latina “vivarium” che descrive anch’essa un luogo in cui piante e animali vengono tenuti vivi. Originariamente, il termine “vivaio” veniva utilizzato in relazione all’allevamento e alla cura degli animali. Nel corso del tempo, il termine è stato esteso anche all’allevamento e alla cura delle piante.
L’origine della parola evidenzia l’idea di base di un “vivaio”: è un luogo pieno di vita in cui le piante crescono attivamente e prosperano. È un luogo di vita e vitalità in cui le piante vengono curate fino a quando non diventano abbastanza forti da essere piantate nei loro luoghi di destinazione finali. Pertanto, il termine “vivaio” incarna l’idea di vita, crescita e cura legate al mondo delle piante.
Ma le parole composte non finiscono qui! Un altro esempio degno di analisi è il termine composto tedesco “Wegbier”.
Ora ti starai chiedendo: che diavolo è una “Wegbier”? Sembra una pozione magica che si beve lungo un sentiero misterioso, vero? In un certo senso, è proprio così perché una “Wegbier” non è altro che una birra che si gusta “riscaldando i motori” con gli amici o da soli mentre si va verso il pub o birreria. È il miglior “Wegbegleiter” (“compagno di viaggio” – ancora un’altra parola composta in tedesco) per passeggiate, escursioni, gite o serate al pub. Perché come si dice:
La strada è la meta e con una “birra per il tragitto” – una “Wegbier” appunto – ogni tragitto si trasforma in un tragitto di allegria!
Ma cosa rende le parole composte in tedesco così uniche? Beh, sono come capolavori di puzzle di parole nel mondo linguistico. Gli artisti linguistici tedeschi hanno la capacità di unire parole tra loro e creare nuovi significati. Le possibilità sono praticamente infinite: tuttavia, talvolta il risultato può sembrare un po’ strano o incomprensibile, specialmente per coloro che non parlano il tedesco come lingua madre.
Come blog che tratta argomenti che vertono sul mondo delle traduzioni, delle traduttrici e dei traduttori, delle differenze culturali e linguistiche tra Germania e Italia, sappiamo che tali differenze linguistiche non sono insolite. Le nostre due lingue hanno le loro caratteristiche e sfumature uniche.
Nella lingua italiana, le parole composte non sono così comuni come in tedesco, ma hanno comunque il loro posto nella lingua italiana. Basta pensare alla parola “portafoglio”. Anche questa è una sorta di parola composta.
Ecco alcuni altri esempi di parole composte nella lingua italiana:
– “portachiavi“: è composto dalle parole “porta” (da “portare”) e “chiavi”.
– “lavastoviglie“: questa parola composta è formata da “lava” (da “lavare”) e “stoviglie”
– “fermacarte“: è composto da “ferma” (da “tenere fermo”) e “carte”
– “calzascarpe“: qui il verbo “calza” (da “calzare”) si unisce a “scarpe”.
Il termine tedesco per indicare un “calzascarpe” è “Schuhlöffel“. E se traducessimo letteralmente la parola tedesca “Schuhlöffel” in italiano? Sarebbe “scarpa-cucchiaio“. Sembra quasi che la scarpa abbia la forma di un cucchiaio! È difficile immaginare come si potrebbre usare per infilare le scarpe. Forse dovremmo lasciare il folle e inverosimile termine “scarpa-cucchiaio” agli utensili da cucina e affidarci al buon vecchio “calzascarpe” per infilare le scarpe con stile, senza dover diventare contorsionisti. A volte, le traduzioni letterali fanno solo sorridere.
È affascinante vedere come le lingue trovino modi fantasiosi per creare nuove parole e comunicare idee complesse. Sono come “organismi viventi” che si evolvono costantemente e si adattano alle esigenze dei loro parlanti. Ed è proprio per questo che è così importante riconoscere e apprezzare le caratteristiche di una lingua.
Quindi, care lettrici e cari lettori del blog, immergetevi nel meraviglioso mondo delle parole composte (“Kompositum” al singolare e “Komposita” al plurale) in tedesco e italiano e scoprite i “tesori” nascosti nella complessità delle parole. Ridiamo insieme su “Baumschule” e “Wegbier” e scopriamo le differenze linguistiche tra il tedesco e l’italiano. Brindiamo, allora, con una “Wegbier” alla diversità delle lingue e all’avventura che ogni singola lingua ci offre! Cin cin o – come si dice in tedesco – Prost!
Che si tratti della traduzione asseverata del tuo certificato di idoneità al matrimonio, di un atto di nascita, del tuo diploma di laurea o del tuo certificato di onorabilità professionale (good standing), [traduttore giurato.de] è il tuo traduttore giurato di “fiducia” per la lingua italiana a Monaco di Baviera (Schwabing).