Quando un verso ci “attraversa” e ci cambia. Quante volte leggiamo un testo e ci sentiamo “letti”? Quanto cambia un verso tra la prima volta che lo leggiamo e quella successiva? In questo blog post si vuole condividere un percorso personale e riflessivo, nato dalla lettura di un semplice verso di Rainer Maria Rilke che può portare a esplorare il legame profondo tra lettura, traduzione e identità. Il testo non è mai lo stesso (e nemmeno noi lo siamo).


Esplorando i “Komposita” in tedesco si scopre una miscela sorprendente di termini e significati dal forte impatto buffo e divertente, se non addirittura contraddittorio.
La lingua tedesca è rinomata per la sua straordinaria capacità di creare parole composte, conosciute come “Komposita”.


Esistono degli esempi di positività tossica in tedesco? Ti è mai capitato di ritrovarti in un ambiente lavorativo o nel tuo privato (tra amici o in famiglia) e di avere a che fare con persone che apparentemente sembravano positive nei loro discorsi o pensieri?

Ti sei mai accortə, però, che quelle parole dette, quei pensieri espressi o suggerimenti dati da amici, parenti o colleghi/e – magari, anche in buona fede e senza cattiveria – dopo una breve analisi, in fondo, erano positivi sì, ma tossici?

Ecco un blog post in cui affrontiamo il tema della positività tossica che serpeggia tra le righe di frasi enunciate in tedesco raccolte qui e là in ordine sparso.



Immagina la scena: ogni volta che uno studente o una studentessa fuori sede o all’estero solleva il ricevitore del telefono, prima ancora di sentire “Come stai?”, la mamma o la nonna, all’altro capo della linea, scatta con l’interrogativo che da sempre turba il sonno delle mamme e nonne italiane: “Hai cibo in frigo?”


Quando le parole prendono vita nella nostra mente, possono ingannare. Le parole sono come guide attraverso mondi diversi, ma talvolta nascondono segreti e sfumature che solo chi conosce profondamente una lingua può comprendere appieno. In questa “danza linguistica” tra italiano e tedesco, emergono termini che ingannano e ammaliano, esercitando un fascino simile alle sirene dell’antica mitologia greca.


In che modo il linguaggio può plasmare il nostro modo di pensare? Pensiamo in un certo modo perché il linguaggio ci fa pensare in un certo modo? In altre parole, il “modo in cui parliamo” influenza il “modo in cui pensiamo”?

Nel mondo si parlano innumerevoli lingue, che differiscono per pronuncia e struttura, suoni e lessico. Tuttavia, è sempre affascinante osservare come una lingua possa forgiare il nostro pensiero e la nostra comprensione del mondo, dei nostri simili e di noi stesse e di noi stessi.


Ecco un blog post sulle parole italiane che hanno fatto un “prestito” al tedesco ovvero le parole italiane che hanno influenzato il tedesco. Se sei un amante dell’etimologia e degli strani ed improbabili collegamenti linguistici tra l’italiano e il tedesco, stai leggendo il blog post giusto.


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